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al testo di Emilia Filocamo
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Io non sarò sempre fioritura. Un giorno ai campi verrà meno il turgore, e sotto le semenze eccitate, si genereranno pigrizie ed affaticamenti imprevisti. Ti sorprenderai della muta, del letargo più ostinato, di carni assiepate come l'erba che va congedata, spurgata dalle lame con la dedizione lugubre dei monatti. Vince chi riconosce nelle sterpaglie, nello stelo ingobbito, nella radice slabbrata, la prima messe.
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